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Enogastronomia, Cultura e Natura nella terra del Crudo di Parma

GIUSEPPE VERDI

Il viaggiatore che, lasciata la Via Emilia, s'avventura diretto al Po, ben presto giunge a un piccolo paesino chiamato Roncole di Busseto noto in tutto il mondo per aver dato i natali al “maestro” per eccellenza: tutto qui parla di lui e quasi sembra aleggino nell’aria le note di alcuni dei suoi capolavori come il Va Pensiero del Nabucco o la marcia trionfale dell’ Aida.

Giuseppe Fortunino Franceso Verdi nacque proprio qui il 10 ottobre 1813. Sviluppatasi in lui molto presto una vigorosa inclinazione musicale cominciò da subito a studiare diventando presto maestro di musica del comune e direttore della banda. Nel 1835 si sposò con Margherita Barezzi, da cui ebbe due figli che perirono con la madre a Milano negli anni 1838-1840 dove si erano nel frattempo trasferiti. La sua prima opera fu "Oberto Conte di San Bonifacio" (1839) rappresentata con successo al Teatro La Scala di Milano.

La seconda opera invece "Un giorno di regno" (1840) a soggetto comico, cadde rovinosamente e aggiunse così nuovo dolore alle sciagure familiari. Proprio allora iniziò la sua straordinaria produzione di opere che calcarono la scena del teatro musicale europeo della seconda metà del XIX secolo. In questo periodo conobbe e sposò in seconde nozze Giuseppina Strepponi storico soprano delle sue rappresentazioni alla Scala. Morì a Milano il 27 gennaio 1901 lasciandoci veri capolavori di musica lirica.

Verdi ha saputo spiegare in musica le gioie e i dolori di tutti gli uomini. Lo ha fatto fino a raggiungere un livello di perfezione quasi impossibile da registrare nell’attività di qualsiasi altro compositore d’opera del suo tempo.

Tra le maggiori opere ricordiamo: RIGOLETTO, IL TROVATORE, LA TRAVIATA, UN BALLO IN MASCHERA, DON CARLO e capolavori già citati come NABUCCO e AIDA.